Atti di Convegno 15.12.2000, a cura di Antonio Massarutto. Collana della Società Economica Valtellinese – Franco Angeli, Milano – 2001
La riforma dei servizi idrici, lungamente dibattuta in Parlamento ed infine approvata come I. 36/1994, ha suscitato negli operatori e negli amministratori, notevoli attese, alle quali hanno fatto seguito risultati sicuramente modesti. La riforma che avrebbe dovuto mettere il settore nelle condizioni di affrontare con le proprie forze l’eccezionale sforzo finanziario necessario per la modernizzazione, è stata attuata quasi solo sulla carta, mentre la gestione dei servizi continua a soffrire dei problemi di sempre. Colpa di una legge troppo ambiziosa e troppo complessa? Colpa dell’atteggiamento passivo e indolente delle amministrazioni locali e dei tanti sistemi di potere che la riforma minacciava? Colpa di un disegno strategico solo apparentemente logico e lineare, e invece carico di ambiguità? |
INDICE Prefazione, Paolo Berbenni LA RIFORMA DEL SETTORE IDRICO IN ITALIA I fondamenti giuridici e la legislazione regionale, Giorgio Berti L’ESPERIENZA DELLA LOMBARDIA E DELLA VALTELLINA Le politiche regionali in materia di gestione integrata del ciclo delle acque, Angelo Elefanti L’orientamento al futuro nel settore idrico, Mario Calzoni APPENDICE Legge 5 gennaio 1994, n. 36 “Disposizioni in materia di risorse idriche” Legge Regionale 20 ottobre 1998, n. 21 “Organizzazione del servizio idrico integrato e individuazione degli ambiti territoriali ottimali in attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36 ‘Disposizioni in materia di risorse idriche'” Convenzione tipo per la regolazione dei rapporti tra Enti locali ricompresi nell’Ambito Territoriale Ottimale (art. 5 LR 20 ottobre 1998, n. 21) |